venerdì 15 luglio 2016

Lo stupa di Bodhnath

ボダナート(Boudhanath)ブッダアイImg292.jpgLo stupa di Bodhnath è il luogo di culto buddista più importante della Valle di Kathmandu.
Seppur anche nei pressi della collina che ospita l’importante e panoramico stupa di Swayambunath vi sia un’attiva comunità religiosa buddista, storicamente è Bodhnath ad essere il fulcro nevralgico della cultura buddisto-tibetana nella valle.
La priorità gli è data dalla posizione, considerata per secoli il convenzionale punto di partenza per i lunghi e difficili viaggi verso Lhasa, in Tibet, e chiaramente il punto di arrivo per gli altrettanto difficili viaggi nella direzione opposta, e proprio presso questo santuario venivano effettuati gli ultimi rituali protettivi prima di partire, nonché quelli di ringraziamento una volta arrivati.

Il gigantesco stupa di Bodhnath, che dà il nome a tutto il quartiere limitrofo alla periferia nord di Kathmandu e popolato prevalentemente da buddisti tibetani, si trova in mezzo ad un’area di congestionati vicoli ed occupa quasi del tutto una piazza delimitata da negozi di souvenir tibetani di tutti i tipi.
Nonostante questo, l’atmosfera, al di fuori della tarda mattinata e il primo pomeriggio quando la zona è invasa da turisti stranieri, è molto piacevole, con anziani signore e signori buddisti che, vestiti in maniera tradizionale, girano intorno allo stupa ripetendo mantra e roteando le loro piccole ruote della preghiera.
Altra caratteristica di questo stupa è la possibilità di salirvi sopra, chiaramente senza scarpe e girando in senso orario, per godere di una meravigliosa, quasi mistica, atmosfera ed il panorama, che spazia dal disordinato agglomerato urbano, alle ordinatissime cime innevate delle montagne.
Nel trafficato ma suggestivo complesso di vicoli attorno allo stupa si possono notare, oltre agli onnipresenti negozi di souvenir (soprattutto gioielli, maschere, statue, thangka e tappeti), numerosi semplici ristorantini, che servono prevalentemente zuppe tibetane e momo (raviolini al vapore), nonché alcuni interessanti gompa, monasteri.
In genere la parte visitabile, come sempre scalzi,  di questi luoghi di culto è lo stanzone centrale che viene utilizzato per le preghiere pubbliche: al centro, sulla parete opposta all’entrata, si trova di solito l’altare che ospita la statua principale del Buddha, quasi sempre fiancheggiata da numerose statue più piccole, insieme a fiori, incensi e vari attrezzi articoli durante i complessi rituali.
I muri interni sono spesso coperti da dipinti coloratissimi, rappresentanti la mitologia buddista o episodi della vita del Buddha, in un trionfo di colori vivaci, profumo d’incenso e spesso un’ipnotica quanto suggestiva musica di sottofondo.

P.S. Purtroppo il terremoto del 2015 ha danneggiato la punta dello stupa e molte delle costruzioni nei suoi paraggi.

Il pinnacolo, con la base quadrata in muratura dove sono dipinti gli occhi del Buddha e sopra i quali si trova la punta piramidale a tredici piani che rappresentano gli stadi per raggiungere la perfezione, è stato prontamente sostituito mentre per la completa ristrutturazione degli altri edifici bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo.

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