martedì 6 settembre 2016

Luoghi sacri buddisti, XI parte: Dharamsala e McLeod Ganj

Domaro en McLeod Ganj.jpgLa cittadina di Dharamsala, situata sulle montagne dello stato indiano dell’Himachal Pradesh ad un’altitudine media di circa 1.600 metri, è nota per ospitare il Dalai Lama e con lui il Governo del Tibet in esilio, oltre ad una numerosa ed attiva comunità di buddisti e monaci tibetani.
Il centro di Dharamsala in realtà ruota attorno alla rumorosa stazione degli autobus e non ha molto da offrire, escludendo forse il piccolo ma funzionale stadio internazionale di cricket, considerato uno dei più scenografici al mondo, grazie alle vicine cime innevate delle montagne himalayane che fanno da sfondo.
Salendo invece lungo le boscose colline circostanti, si incontrano la residenza del Governo Tibetano e del Dalai Lama, quindi si giunge al quartiere di McLeod Ganj, dove vivono la maggior parte dei monaci buddisti e dei tibetani, e dove alloggiano la maggior parte dei turisti stranieri.
Questo è il percorso salendo da Dharamsala a piedi lungo la ripida erta di circa 4 chilometri, mentre la strada carrabile, tra un tornante e l’altro, raggiunge McLeod Ganj dopo circa 10 km.

Seppur in certi periodi la sempre crescente affluenza turistica possa essere quasi eccessiva, l’atmosfera che si respira a McLeod Ganj è ancora oggi molto piacevole.
Il successo le è dato da numerosi fattori: la suggestiva presenza di numerosi, pacifici e sorridenti tibetani e monaci buddisti; il clima, talvolta freddo o piovoso ma sempre meglio dell’afa quasi costante delle vicine pianure indiane; i panorami sulle montagne, che si possono ammirare sia dal paese che durante semplici passeggiate nei dintorni; il buon rapporto qualità-prezzo degli alberghi, soprattutto quelli economici, nonché l’ottimo cibo tibetano servito da numerosi ristorantini tipici.

Oltre a questo, a McLeod Ganj e nei dintorni, sono situati numerosi istituti religiosi di vario tipo ed associazioni locali e straniere che aiutano i tibetani, che richiamano un variegato e costante afflusso di studiosi, studenti e volontari da tutto il mondo.
Durante l’alta stagione, in particolare da Aprile a Giugno, se McLeod Ganj fosse troppo affollata, o non fosse proprio possibile trovare alloggio senza prenotare, si può prendere in considerazione il non lontano paesino di Bhagsu, seppur anche qui i turisti possano essere decisamente numerosi, divisi essenzialmente in indiani nel paese vero e proprio e stranieri sulla collina sovrastante.
McLeod Ganj infatti è un paesino-quartiere di dimensioni davvero modeste, composto essenzialmente da due vie divise da un tempio buddista e poche costruzioni, quasi tutte adibite ad alberghi e ristoranti, mentre i più importanti edifici si trovano nella zona sud che scende verso Dharamsala.

In particolare, il più interessante luogo religioso buddista è l’area del Tsuglagkhang Complex, dove, oltre alla residenza del Dalai Lama ed una importantissima biblioteca di testi buddisti, è situata la cappella che dà il nome al complesso ed è il luogo di culto più importante di McLeod Ganj.
Per il Governo Tibetano in esilio, questo tempio, dal semi-impronunciabile nome di Tsuglagkhang, equivale per importanza allo storico Jokhang Temple, il tempio più venerato nella capitale del Tibet Lhasa, da dove fuggirono (il Governo Tibetano ed il Dalai Lama si intende) nel 1959, in seguito all’infruttuosa rivolta contro gli invasori cinesi.

Oltre ad impegnativi trekking sulle montagne circostanti, McLeod Ganj ed i suoi dintorni offrono anche alcune piacevoli passeggiate tra i boschi verso luoghi panoramici o di vario interesse, utili anche per smaltire le molto probabili scorpacciate di momo (ravioli tibetani), noodles di vario tipo, saporite zuppe, senza neppure nominare le notoriamente abbondanti colazioni servite in modesti ma caratteristici locali.
Una passeggiata verso il già citato paesino di Bhagsu, ad un paio di chilometri (quindi mezz’oretta a piedi) da McLeod Ganj, può essere già utile per avvicinarsi alle montagne, soprattutto se si considera di proseguire sulla collina di Dharamkot, che oltre ad ospitare alcune economiche Guest House, dalla sua cima e nei suoi dintorni offre splendidi panorami.
A Bhagsu si trova anche una sorgente d’acqua termale considerata sacra e convogliata in una grande vasca dove è possibile fare il bagno, mentre poco oltre si raggiunge una piccola ma suggestiva cascata.

Nei pressi del trafficato incrocio dove giunge la strada dal centro di Dharamsala, si trova una strada che porta al piccolo ma suggestivo Lago Dal nei pressi del quale è situato un tempio shivaita.
La sacralità dell’acqua del Dal Lake è sicuramente anche un utile motivo per evitare qualsiasi attività ricreativa in questo laghetto circondato da splendide conifere, in particolare cedro himalayano.

Tornando a McLeod Ganj, scendendo la strada principale per circa un chilometro, quasi nascosto nel bosco, sorge uno dei rari edifici che testimonia il non lontanissimo passato sotto i britannici, che addirittura fondarono questo quartiere intorno al 1850 per ospitare delle guarnigioni militari e per promuoverla come centro amministrativo sulle montagne, ma in seguito l’abbandonarono dopo il disastroso terremoto di Kangra del 1905.

La Chiesa di San Giovanni del Deserto, costruita in pietra in stile neogotico è indubbiamente molto graziosa ed originale, almeno in questa parte del mondo.

Nessun commento:

Posta un commento