lunedì 19 giugno 2017

I fiumi del Nepal, II parte Bacino del Koshi

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Il Ponte dell'Amicizia sul fiume Sun Koshi, che segna il confine tra il Nepal e la Cina

Continuando la nostra panoramica dei fiumi del Nepal, in questo post tratteremo dei corsi d’acqua che formano il bacino idrico del Koshi.

Come abbiamo già avuto modo di notare in un precedente articolo sui fiumi indiani (http://informazioniindiaenepal.blogspot.com/2017/03/i-fiumi-piu-lunghi-dellindia-iii-parte.html), il Koshi o Kosi, lungo circa 720 km, è un corso d’acqua piuttosto interessante, di una certa importanza geografica, economica e culturale.
La sua origine nelle zone meridionali del Tibet è alquanto confusa a causa dei numerosi piccoli torrenti presenti tra i ghiacciai e le alte montagne.
Anche entrando in territorio nepalese sono ben 7 i fiumi tributari di questo corso d’acqua, che dopo aver attraversato il canyon Chatra Gorge nel Nepal orientale, viene infatti chiamato Saptakoshi, con sapta che significa appunto sette.
Superato il confine indo-nepalese, il Koshi attraversa il nord dello stato del Bihar per andare infine a sfociare nel Gange.

Dei sette fiumi che formano il Koshi, il corso d’acqua più importante è sicuramente il Sun Koshi (Fiume d’Oro, da sun che in nepalese significa appunto oro), che nasce in Tibet e contribuisce per circa il 44% del volume del Koshi.
Anche l’Arun River ha origine in Tibet, da un ghiacciaio presso il Sishapangma (il 14esimo ottomila, con la cima a 8.027 m s.l.m.), e contribuisce a circa il 37% dell’acqua che forma il fiume Koshi.
Il fiume Tamur nasce in Nepal nella regione orientale attorno al monte Kanchenjunga (la terza vetta più alta al mondo con 8.586 metri) e costituisce circa il 19% del volume del Koshi.
Il Dudh Koshi ha origine dai ghiacciai del monte Everest ed è considerato il fiume più alto al mondo.
Il nome significa letteralmente latte, per il colore bianco causato dalle continue rapide dovute alla notevole pendenza media, attorno al 5%, prima di mergere nel Sun Koshi.
Il fiume Indravati nasce dal versante meridionale dell’Himalaya centrale, nella regione del Langtang-Helambu, oltre il confine nord-orientale della Valle di Kathmandu, ed è il maggior affluente destro del Sun Koshi.
Il Barun River ha origine dall’omonimo ghiacciaio situato alla base del monte Makalu, che con 8.485 metri è la quinta montagna più alta al mondo, e dopo aver attraversato alcune delle aree dell’Himalaya più selvagge e meno popolate, il Barun diventa un tributario dell’Arun River.
L’ultimo corso d’acqua che forma il Saptakoshi è il Bhote Koshi, un affluente occidentale del Dudh Koshi, il cui nome significa dal nepalese il fiume tibetano (bhote), creando un possibile fraintendimento con il Sun Koshi, la cui parte più alta viene anch’essa chiamata Bhote Koshi, in quanto scorre in Tibet.

Bhote Kosi near Tibet.JPG
Un tratto del Bhote Koshi tra il Nepal ed il Tibet
Il percorso del Koshi è quindi caratterizzato dalla presenza di numerosi ecosistemi, partendo dall’altopiano tibetano, le montagne e le colline himalayane, le catene collinari del Mahabharat e Shivalik, ed infine le pianure del Terai.
Data l’ampiezza e ricchezza del bacino idrico, purtroppo il Koshi è noto per le numerose e devastanti alluvioni, il cui numero elevato di vittime dipende dal fatto che, grazie alla fertilità dei terreni, proprio le aree a maggior rischio innondazioni sono le più popolose.
Fin dagli anni ’60 il governo nepalese, in collaborazione con quello indiano, sta cercando di limitare i danni con la costruzione di dighe, sbarramenti e canali, su tutti il grande Koshi Barrage, ma la situazione resta complicata.

Culturalmente il Koshi è citato sia nei Veda che nel Mahabharata ed in alcuni purana, ma non ospita centri religiosi di particolare interesse.
Al contrario, negli ultimi decenni, il bacino del Koshi sta attirando un numero sempre maggiore di turisti, grazie alla presenza del Sagarmatha National Park, il parco nazionale sorto attorno al Monte Everest, ed il Koshi Tappu Wildlife Reserve, che protegge invece le foreste collinari e di pianura.

In lento ma costante sviluppo sono anche le attività sportive d’avventura che si possono praticare sul fiume Koshi, come rafting e canyoning.

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